Allenarsi per potersi allenare

Non si sa mai che io abbia la possibilità di trascorrere il capodanno in qualche località di mare, potrebbe capitare l’offerta “che non puoi rifiutare” o che una ricca ereditiera mi assuma come suo personale passatempo.

Per questo (per il mare, non per l’ereditiera) ho deciso di comprare una roba come questa:

Un kit del perfetto culturista completo di manubri e pesi regolabili.

Questa valigetta pesa 15kg e spiccioli. Nei corridoi della Decathlon la osservo, la apro, fingo di controllare la qualità della ghisa di cui sono composti i dischi. Un commesso mi osserva dubbioso con l’aria di chi ne ha già visti tanti come me.

Decido per l’acquisto. Richiudo la confezione e mi alzo in piedi.

La valigia resta a terra. Non riesco a sollevarla, al massimo la posso trascinare e già mi vedo rincorso da tutti i commessi perché ho rigato il pavimento del negozio.

Non sono ancora abbastanza palestrato da poter sopraffare quelle due ragazzine alla cassa di fianco all’uscita.

E qui mi ritrovo senza uscita, nel paradosso dell’aspirante culturista: se non ho forza per sollevare i pesi, come faccio ad allenarmi? E se non mi alleno, come farò a sollevare i pesi?

Potrei abbandonare ogni velleità di diventare il nuovo Mister Olimpia, ma così dovrei abbandonare anche la prospettiva di mostrarmi durante le mie vacanze natalizie in località di mare o di trovare l’ereditiera disposta a foraggiarmi.

Giammai.

Domani mi iscrivo in palestra e troverò un culturista che mi aiuti a tirare su i bilancieri.

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