Un oscuro scrutare – Philip K. Dick

Un altro sconto su un sito online mi invoglia a provare il libro Un oscuro scrutare di Philip K. Dick.

L’autore lo conoscono tutti e quindi è inutile parlarne ancora.

In questo libro il mondo affronta la piaga della “sostanza M”, una droga che, in quanto tale, rincoglionisce chi la usa e questo non è un bene in una qualsiasi società, anche nella già stupida società americana.

Bob Arctor è un poliziotto della narcotici infiltrato nei casini dei drogati, solo che si infiltra talmente tanto che diventa anche lui un drogato. Quindi la sera si sfascia di sostanza M e la mattina va in ufficio con la sua tuta disindividuante, una specie di sfocatura sulla faccia in modo da non essere riconosciuto, in pratica una evoluzione del passamontagna degli infiltrati.

Bob vive in un appartamento con altri drogati e sono spettacolari le scenette tra il comico e il tragico di gente che parla, gli altri non capiscono, uno che scappa dai pidocchi inesistenti e un altro ancora che cerca telecamere della polizia, che in realtà ci sono, mentre gli altri non gli credono e lo prendono per pazzo.

La doppia vita di Bob piano piano precipita in un’unica vita del tossico, tutto si fa sempre più confuso, tutte le certezze svaniscono fino a quando lui non capisce più niente di quel che gli succede intorno.

Tutte le rivelazioni arrivano filtrate dal grado di rincoglionimento di Bob, quindi il lettore non ne sa molto di più, scopre tutto piano piano. Certo, si suppone che il lettore non sia sia drogato prima di leggere e quindi probabilmente sia in grado di capire un attimo prima quel che sta accadendo. Proprio solo poche righe prima.

Una storia non particolarmente geniale, niente di miracoloso. Però una storia scritta bene, che rivela tutto al punto giusto e col ritmo giusto.

Se voi vi piacciono le rivelazioni a sorpresa, questo è proprio il libro perfetto.

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