Chiappe d’acciaio, ne voglio un paio #2

Qui la prima puntata.

Dopo la serie di squat senza pesi è l’ora del meritato riposo. Muovo il collo, sballonzolo le gambe e le braccia per sciogliere i muscoli. Ripasso la scheda degli esercizi e osservo da lontano i macchinari che dovrò usare. Non ho la minima idea di cosa farne di tutte quelle leve, dischi e cosi di ghisa. Cerco di intuirne il funzionamento e l’occhio mi scappa sui tipi che si aggirano intorno a me.

1- La signora in formissima
Cinquantacinque/sessanta anni. Capelli ossigenati. Tutina aderente rosa schocking, rossetto e smalto rossi. Abbronzatura in stile “Jersey Shore”.
Usa solo gli attrezzi per le gambe. Si distrugge adduttori e abduttori (quelli di fianco, insomma). Fa serie da 20, 30. Potrebbe spaccare le noci di cocco strizzandole fra le ginocchia.
Le basta poi un tappetino per fare tutti gli esercizi del mondo.
Addominali dritti, storti, di fianco, avanti e indietro. A testa in su, di lato, a testa in giù, a quattro zampe, su una gamba sola. Ci grattugi il parmigiano su quella tartaruga.

2- Il palestratissimo che insegna a tutti
È un omone gigante che nemmeno riesce a tenere le braccia lungo i fianchi da quanto ha i bicipiti grossi. Indossa una canottiera che non gli tocca la pancia da quanto i pettorali la spingono in fuori. Capelli sempre cortissimi, rasati.
Usa i macchinari e arriva sempre a sollevare l’ultimo piatto, se si allena ancora qualche giorno bisognerà comprare un macchinario nuovo, quelli lì sono troppo leggeri per lui.
Si ferma e osserva quelli che per lui sono principianti. Cioè tutti.
Dispensa suggerimenti sulla postura, sul sollevamento, sugli angolo del gomito.
Una volta quel tipo mi ha passato il mio telefono che stava squillando e mi ha rotto un dito della mano.
Ma se gli fai il solletico alle caviglie, sviene all’istante. Ha delle gambette da bambino che non sai come possano reggere tutta quella massa che sta sopra.

3- Il personal trainer, addetto di sala
Lui è il riferimento per tutti i frequentatori della palestra, a lui si chiedono delucidazioni sulla scheda e su ogni esercizio che si deve eseguire. Lui è quello che non ti caga mai. È sempre impegnato a spiegare l’esercizio a una tipa a caso che lo sapeva fare benissimo da sola. Ma lui spiega lo stesso.
L’unico modo per capire il proprio esercizio è aspettare che una figa lo faccia al posto tuo e carpire le spiegazioni non richieste dell’addetto di sala.

4- La top model
Giovane, bella, fisico perfetto. Tuta attillata, ma mica roba della Decathlon. Lei ha solo il meglio. Chioma fluente, smalto e abnormi cuffie in testa. Lei ascolta la musica per i suoi esercizi.
Tutti si voltano verso di lei quando passa, tutti le gettano occhiate senza farsi vedere.
Si fa passeggiate sul tapis roulant di ore e ore. Non scende mai. a volte passa direttamente sulla cyclette senza nemmeno toccare terra. È un criceto umano. Queste ragazze le potremmo usare nelle centrali elettriche al posto dei motori per rifornire di energia le nostre città.

5- L’amico di tutti
Completino da palestra firmato, capelli curati e barba curata al millimetro. Non fa niente per tutto il tempo.
Passeggia avanti e indietro con una bottiglia d’acqua in mano, si appoggia ai macchinari e chiacchiera con chi sta facendo l’esercizio. Conosce tutti. Conosce tutto. È il tuttologo a cui confidare le proprie perplessità sul meteo, sulla politica e sulla formazione della Juventus di domenica scorsa.
Lui passeggia, agita la sua bottiglia d’acqua e ci illumina di conoscenza.

6- Io
Io… sono quello col mal di schiena appoggiato alla macchinetta del caffè.

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