Booksprint edizioni – editore a pagamento

Realizza il tuo sogno!

Così dice la prima pagina del sito di BookSprint Edizioni. E quindi, chi sono io per dover rinunciare ai miei sogni? Facciamo finta che il mio sogno sia quello di pubblicare un libro, sembra un sogno lecito, è una cosa divertente. Qualcuno in fin dei conti sognerà pure di pubblicare un libro, no?
(per tutti i sognatori del mondo, per pubblicare un libro basta Amazon, StreetLib o un qualsiasi servizio che vi faccia pubblicare un libro, i sogni non sono mai stati così vicini eh?)

A oggi ci sono 13422 titoli pubblicati da 6255 autori, più di due libri per autore. Mica male.
Forse, non ho idea di come poter giudicare questi numeri.

Interviste in TV, alla radio. Rai uno, due e tre, mica Telemarket.
Diventerò famoso, lo so già.

E allora seguo il link “scopri come fare” e voglio proprio scoprire come fare a ricoprirmi di milioni di soldi e diventare famos0 pure su Telemarket.

Il signor Vito si presenta elencando tutti i servigi che la casa editrice BookSprint Edizioni si impegna a fornire ai propri autori. Commissioni del 15% (mica male), libertà di ristampare con altre case editrici… questa è una cosa davvero interessante. In pratica, se non sono soddisfatto, posso svincolarmi e andarmene
Grazie, ma scusi signor Vito, lei cosa ci guadagna da un’unica stampa?

Ogni sospetto viene meno quando leggo “in pochi anni dall’inizio della nostra avventura abbiamo ottenuto degli ottimi risultati di critica e di pubblico”.
Wow, “ottimi risultati”! Ma ci pensate? OTTIMI!
Mica “così così” o “buoni”, qui si parla di “ottimi”.

Ma quanto è “ottimo”? Mille miliardi di copie vendute? Beh, sì, sarebbe ottimo. Ma forse anche solo cento milioni. Oppure anche dieci copie, a dire la verità.

E allora cosa aspetto? Che i milioni di soldi piovano giù dal camino? Non ho nemmeno un camino, ho davvero poche speranze che questo conto corrente si ingrassi da solo.

Prendo uno dei libri che non ho ancora pubblicato e che probabilmente mai pubblicherò e lo spedisco a BookSprint Edizioni.
Ma con un altro nome, mica col mio perché io non sogno di pubblicare un libro. Ah la vecchiaia che si porta via tutti i sogni!

La risposta arriva: una proposta editoriale. BookSprint Edizioni vuole pubblicare il mio libro.
Chiamo la concessionaria di motoscafi per prenotare un test drive.
Subito dopo mi leggo il contratto, la “proposta editoriale”.

I servizi offerti da BookSprint Edizioni sono molti e pure interessanti. Si va dal book trailer (bastava dire “video di presentazione” ma non sarebbe stato figo) allo spazio sul loro sito sotto forma di blog, materiale pubblicitario, proposta a giornali e siti specializzati per recensioni o articoli (onestamente, però, specificano che non è detto che questi accettino di scrivere qualcosa su di noi).

Sembra molto interessante, tutto molto bello, ho già la penna in mano anche se non potrò firmare non essendo mio il nome a cui è arrivata la proposta.

Mi vedo già alla guida del mio motoscafo mentre solco il mare di Porto Cervo, punto la spiaggia, mi areno sulla battigia e scendo guidando la mia Lamborghini 4×4 con assetto Dune Buggy tutta tempestata di diamanti.

Arrivo all’ottava e ultima pagina. Brividi, tutto il sogno svanisce.

“Contributo richiesto all’Autore per la pubblicazione e la stampa dell’opera: 1904,00€”

E poco più sotto la presa in giro finale:

“Prezzo di copertina 19.90€”

Ah però, notevole come qui ci sia qualcosa di più di una semplice ambizione. Vendere un libro di uno scrittore sconosciuto a prezzo più alto dei libri di Stephen King mi pare un po’ pretenzioso, non “ambizioso”.
Anzi, direi che è proprio una puttanata.

In un paese, in cui si vendono per lo più  libri di calciatori, modelle e bambini mal cresciuti che ancora si vestono da soldato, gente già famosa oppure pompata dai media, riuscire a piazzare un romanzo di uno scrittore sconosciuto è un’impresa.

Un’impresa. Appunto. Roba da… imprenditori.

Non sono ancora contento e voglio vedere fino a che punto arrivano questi. E arrivano ancora più in basso, dove proprio non potevo immaginarmi si potesse arrivare. Rileggo ogni punto del contratto, perché io ero troppo emozionato per leggere tutto alla prima:

Tiratura 136 copie di cui 100 all’autore e 4 depositate.

Quindi, per la modica cifra di 1904€, l’autore si mette in casa 100 zeppe per il tavolo che poi lui da solo dovrà vendersi. Copie che gli sono costate 19.04€ l’una e che dovrà trovare il modo di piazzare a 19,90€ con un roboante guadagno di 86 centesimi.
C’è qualcosa che non quadra.
Nella pagina successiva il compenso per l’autore è del 15%, quindi 2.98€.
Perché se le vendo io guadagno 0,86 e se le vendete voi 2.98? Forse perché le ben 32 copie che potete vendere voi le avete a costo zero e potete dimostrarvi generosi?

Ma poi, cosa pensate di fare con 32 copie? 

Con 32 copie ci si riparano 32 tavoli traballanti, e per 32 tavoli bastano tre osterie. Una volta sistemate le osterie, che si fa? Davvero volete farmi credere che qualcuno andrà in libreria a ordinare un libro sconosciuto di uno sconosciuto?

Ah! La pubblicità! Il book trailer!
Certo! Come ho fatto a dimenticare tutti i servizi che date agli autori? Il libro, da contratto, sarà pubblicizzato sul vostro sito (e grazie al cazzo!), sul vostro canale Youtube e poi, beh, qui arriva il bello… Punto 9 del contratto: materiale pubblicitario.
Mi state dicendo chiaro e tondo che la pubblicità me la faccio io. Mi date le locandine, i segnalibri e lo spazio sul vostro sito e poi tanti saluti, le vendite me le faccio da solo perché voi con quelle 32 copie… beh cosa pensate di poter vendere?

Ricapitoliamo:

pago 1904€ per 100 libri scritti da me, segnalibri, locandine, spazio pubblicitario su un sito e poi per rientrare dell’investimento devo vendere 96 libri. Con quelli ci vado in pari, gli altri 4 sono il mio utile.
Ah, signori di BookSprint, questi sono i conti che gli imprenditori fanno quotidianamente. Ma gli imprenditori sono le persone che investono, spendono e calcolano il punto di rientro dell’investimento, punto che per voi è raggiunto nel momento esatto in cui vi arriva il bonifico del minchione che vi manda i soldi.

Con 1904€ avete già il vostro bell’utile in tasca, non raccontatemi le favole del costo della carta, la copertina e del grande lavoro che c’è dietro.

Alla larga dalle tipografie come questa, meglio rivolgersi a una vera tipografia, a questo punto.

Come sempre, alla luce di quanto scritto sopra, la domanda resta quella: l’imprenditore sono io o siete voi?

 

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