Over the moon – recensione breve e onesta

Un cartone animato che è un casino di luci, colori, suoni, roba che esplode. Animazione da paura e robe assurde. Qui sotto c’è l’immagine più sobria che sono riuscito a trovare.

Graficamente è un film spettacolare. Maccheccazzo, un po’ di riposo per gli occhi, no eh?

La sceneggiatura non esiste, c’è questa bambina che si ritrova a cercare un coso che magicamente compare dentro a una torta senza nessuna ragione. Ogni cosa sembra sempre forzata, a partire dal motivo per cui una bambina così intelligente dovrebbe essere così stupida da tentare di raggiungere la Luna dentro un razzo costruito con i pezzi della lavatrice. Dico io, ma non eri un genio?
È così che si vincono i Darwin Award.

Il mondo magico che si trova sulla Luna sta lì senza nessuna regola: a volte si cade, a volte si galleggia, poi si rimbalza ma un attimo dopo si sprofonda. Ok che è magico, ma mica deve essere bipolare.

Il film si basa tutto sul continuo casino, roba che vola, cade, esplode, fontane di colori e fuochi d’artificio tutti spettacolari che ti fanno dire “oooooh”.
È il Fast ‘n Furious per bambini. Solo che al posto delle auto da corsa ci sono dei pulcini volanti e dei rospi giganti. Beh, detta così sembrerebbe già molto meglio di Fast ‘n Furious… beh, probabilmente lo è… beh, probabilmente ci sono poche cose peggiori di Fast ‘n Furious… tipo gli editori che ti fanno pagare per pubblicare i libri, sì, ecco, loro sono molto peggio di Fast ‘n Furious.

Se siete riusciti a non rimanere sul divano in preda agli attacchi epilettici dovuti al continuo lampeggìo fosforescente, forse siete arrivati alla fine del film. Complimenti.

Se vi piace la roba colorata, ganzissima, spettacolarissima e senza senso, questo è il film per voi.
Se vi piacciono i film, questo non è un film per voi.

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