EA Lab Yindi editore a pagamento

Se sei qui perché cercavi Lupi Editore, sappi che Lupi Editore ci tiene a smentire di far parte della categoria degli editori a pagamento e di non avere niente a che fare con EA LAB.

Qualche mese fa ho partecipato a un concorso promosso da EA Lab e da cui sono stato informato pochi giorni fa della mia esclusione dalla finale.

Peccato, mi dispiace.

Ma c’è un “MA” ! E come potrebbe non esserci il “ma”?

Ovviamente non sono in finale MA il “comitato di lettura” di EA Lab pensa che il mio cristallino talento meriti di essere promosso in ogni modo, in ogni dove e che la mia grandiosa opera diventerà un bestseller.

Mi accomodo sulla sedia per leggere meglio come Lupi Editore intende rendermi miliardario. Mi verso un bicchiere di Porto e mi arriccio i baffi che non ho ma che farò crescere per darmi un’aria da intellettuale.

EA Lab è un editore “normale”, di quelli che non fanno pagare niente agli autori, e fa parte del Gruppo Yindi.

Il Gruppo Yindi ha al suo interno due case editrici. Una è troppo impegnata e pubblica solo sei titoli all’anno, quindi, dai, lascia perdere questa che è roba per bimbi grandi.
MA… ma c’è la nuova casa editrice e, ovviamente, è una figata pazzesca.

EA Lab è proprio ciò che fa per me! Menomale che ci sono loro! Pensa un po’ che EA Lab parte con tirature di 2000, 3000, anche 4000 copie solo per me. Perché tanto loro sanno che almeno 1000 copie le vendiamo! Eccheccazzo, un talento fulgido, luminoso e cristallino come il mio vuoi che non venda almeno 1000 copie? Ma soprattutto, con una promozione e un editing fatto da Ea Lab, i miei sogni diventeranno realtà!

E chi vende meno di 1000 copie è solo perché non ci ha creduto fino in fondo, certo. Naturalmente.

Tutti quelli che ci hanno creduto hanno venduto migliaia di copie, sono ricchi, scrivono dalle Bahamas, hanno visto le loro opere tradotte in tutto il mondo e alcuni le hanno viste diventare film (ditemi quali, almeno so cosa non guardare).

Ah, addirittura due autori hanno registrato “vendite da capogiro”. A che cifra mi viene il “capogiro”? Io direi almeno mille miliardi di milioni, però, bo, forse è un po’ soggettivo.

E poi… e poi il mio libro sarà un bestseller. Tutti i libri pubblicati da Ea Lab e Yindi diventano bestseller. Suvvia, un po’ di immaginazione! Basta credere nel progetto, no?


Un libro è come un figlio, va accudito con tutte le proprie forze fino a quando non è in grado di badare a se stesso, ma per arrivarci serve tanto lavoro.

 

E quindi, scrittore mio dal talento di giada, accudisci il tuo romanzo… “dacci solo quattro monete e ti iscriviamo al concorso per la celebrità”.

Devo contattarli. E infatti nell’email ci sono tutti i recapiti del caso. Non poteva mancare il momento “se decidi di non pagarci, lo fai solo perché non ti interessa diventare miliardario”:


Siamo interessati a trasformarti in un autore Bestseller quindi contattaci in qualsiasi caso, anche se deciderai di non voler investire su te stesso e sul tuo futuro da autore, ti daremo comunque tutti i consigli utili per seguire un altro percorso, perché noi crediamo nei libri e nei sogni dei loro autori e li aiutiamo a realizzarli!

Grazie EA Lab, grazie Yindi, avevo bisogno del vostro attestato di stima e delle vostre belle parole, ma 959.70€ preferisco spenderli in vino. Almeno da ubriaco posso sognare di essere miliardario, esattamente come se pubblicassi qualcosa con dei cancri dell’editoria come le case editrici a pagamento.

Se anche tu sei stato contattato da questa gente e sei nel dubbio se abboccare o meno, spero di averti fatto desistere. Gli editori a pagamento non hanno niente di più di una normalissima tipografia, con la differenza che sono molto più costosi.

Importante:

Lupi Editore ci tiene a smentire di far parte della categoria degli editori a pagamento e di non avere niente a che fare con EA LAB. Qui sotto c’è un commento scritto dal loro rappresentante e tra poco questo è un articolo in cui vediamo di chiarire che cosa fanno per davvero Ea Lab, Yindi e Lupi Editore.

10 commenti su “EA Lab Yindi editore a pagamento”

  1. Ciao. Ho trovato il tuo blog cercando informazioni su EA Lab editore dopo aver visto un concorso da loro organizzato.
    In effetti quello che hai scritto è proprio quello che sospettavo, volevo solo una conferma da parte di altre persone. 🙂
    Anche perchè non è la prima volta che mi propongono di diventare uno scrittore professionista, uno che vende migliaia di copie.
    Si, a me piace quello che scrivo, ma so per certo di non essere Kerouac e certe sviolinate per intortarmi fanno solo ridere.
    Diciamo che questo concorso, rispetto ad altri che ho fatto, dice di stilare una sorta di classifica finale. Cosa che mi interessava, perchè spesso si ha il bisogno di avere un parere esterno alla cerchia di amici o familiari o da altri utenti di vari forum che per motivi anche comprensibili non leggeranno mai il tuo libro da 100 pagine.
    Ti chiedo un parere: secondo te è un’idea bislacca partecipare lo stesso solo per avere un parere per poi, ovviamente, lasciar perdere ogni proposta editoriale?
    Ciao e complimenti per il blog!
    Francesco

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    • Per quanto mi riguarda è un’idea bislacca partecipare ai concorsi letterari in ogni caso. Io lo faccio per gioco, per avere l’occasione di conoscere altri autori di persona, vincere qualche soldo e visitare luoghi che altrimenti non mi sarebbero mai venuti in mente.
      Il parere di chi compone la giuria di questi concorsi non è affidabile. Sono sempre pareri pieni di preconcetti e di pareri personali. Nessuno è in grado di dare un giudizio oggettivo di qualità. Per questo vincono sempre i soliti racconti con i soliti argomenti e con il solito stile. Come spiego meglio qui (Perché non parteciperò più a concorsi letterari).
      Detto questo, divertiti con i concorsi in base anche alle tue finanze (tra viaggi e quote, se sei fortunato ci vai in pari, se sei fortunatissimo come me, a fine anno ci hai tirato fuori una tredicesima).

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  2. Ti ringrazio di aver recensito Ea Lab. Il sogno di pubblicare il mio libro è grande, ma non così grande da affidarlo al gatto e alla volpe (per cogliere la tua citazione) piantando una monetina in giardino con la convinzione di trovarvi un bell’albero pieno di banconote il giorno dopo. Chi si approfitta delle speranze e dei sogni altrui, è paragonabile al cattivo di Roger Rabbit.

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    • Siamo esseri umani e, come tali, approfittatori, truffatori, bugiardi e opportunisti. Sta a ognuno di noi non cascarci e magari informarsi prima. Lupi Editore fa il suo lavoro in modo perfettamente legale. Vende servizi editoriali come potrebbe fare chiunque. Anche il Gatto e la Volpe avrebbero iscritto Pinocchio “al concorso per la celebrità”. Quindi avrebbero certamente svolto un servizio. Poi, se lui non lo avesse vinto, pazienza, intanto prendiamoci queste quattro monete.

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  3. Buongiorno caro Luca

    Ti scrivo per fare delle precisazioni che spero mi concederai fornendo una smentita o perlomeno un chiarire vari punti, anche perché credo che tu con questo articolo abbia voluto fare informazione e aiutare le persone (in questo caso è giusto dire le cose come effettivamente stanno, non come si interpretano)…
    se invece il tuo obiettivo era diffamare allora la cosa cambia e siccome articoli del genere sul web creano confusione e cattiva pubblicità gratuita allora bisogna intervenire per la chiarezza (ma se il tuo caso era questo ne parleremo nelle sedi opportune, tranquillo non sto minacciando nessuno ma difendendo i miei interessi)

    Detto ciò ti faccio delle precisazioni sul tuo articolo

    “Lupi Editore ha due case editrici. Una è troppo impegnata e pubblica solo sei titoli all’anno, quindi, dai, lascia perdere questa che è roba per bimbi grandi.”

    Lupieditore non ha due case editrici (in che senso una casa editrice che ha due case editrici?)

    Ti spiego

    C’è il gruppo Yndy, che è un gruppo editoriale (tipo Mondadori per intenderci, ma non siamo mondadori purtroppo) ha al suo interno diverse case editrici tra cui

    Lupieditore che è una casa editrice free (non impegnata ma pubblicando sei libri l’anno su molte richieste capirai che è piu selettiva)

    Ealab un laboratorio dove offriamo dei servizi aggiuntivi

    Quando arriva un manoscritto arriva a Yndy, gruppo editoriale, che smista a Lupieditore ed Ealab separatamente (hanno personale diverso e sono due entità diverse se non si era capito nel tuo articolo.)

    Lupieditore evidentemente non ha accettato o momentaneamente troppo carica per valutare ancora

    Ealab ha accettato e ti ha fatto la proposta (anche se penserai il contrario anche ealab fa selezione)

    “Grazie Jacopo, avevo bisogno del tuo attestato di stima e delle tue belle parole, ma 959.70€ preferisco spenderli in vino. Almeno da ubriaco posso sognare di essere miliardario, esattamente come se pubblicassi qualcosa con dei cancri dell’editoria come le case editrici a pagamento.”

    Caro Luca faccio formazione agli autori da 10 anni e dissuado gli autori dall’affidarsi da editori a pagamento

    Per questo ho voluto creare due realtà a misura di autore

    Lupieditore casa editrice free

    Ealab un laboratorio dove offriamo dei servizi aggiuntivi (e capirai che i servizi purtroppo si pagano)

    Cosa fa Ealab con i soldini che versi?

    1) Apparte che in base al pacchetto hai già numero totale di copie, una sorta di acquisto copie che ti fanno recuperare il maltolto e guadagnarci (ma questo non lo hai specificato nel tuo articolo)

    2) Formazione agli autori su scrittura e marketing editoriale, per aiutarli a scrivere meglio e vendere meglio (e capirai che questo servizio ha un costo)

    3) hai parlato di vendite eccezionali….ti confermo che è così, perché parte del malloppo maltolto all’incauto autore lo usiamo in sponsorizzazioni sui social e promo su Amazon e Ibs (capirai che anche questo ha un costo)

    e altro che non ti sto qui a elencare…

    Faccio queste precisazioni non per difendermi o altro ma semplicemente perché come te mi batto per l’editoria libera, free e sana e mi dispiace se qualcuno banalizza ed etichetta un progetto come Ealab come casa editrice a pagamento e la si mette in mezzo a banditi veri. Per questo motivo stiamo cambiando un po’ di cose e anche la comunicazione perché magari è colpa nostra che si fa confusione.

    Detto ciò ho visto che sei molto attivo e scrivi anche molto bene. Quindi magari per conoscerci meglio mi farebbe molto piacere poter collaborare con te come?

    1) se hai piacere posso inserirti con articoli o libri nel progetto scrivo creativo e book marketing così puoi dare la tua esperienza al servizio degli scrittori

    2) mi farebbe piacere leggere personalmente il lavoro che hai inviato o se hai qualcosa da proporre di nuovo inviandolo alla mia attenzione

    3) mi piacerebbe intervistarti nei nostri blog (anche se yndy ora è in manutenzione per i cambiamenti che ti dicevo)

    4) puoi propormi tu qualcosa, sono per la condivisione.

    Detto ciò se mi offrirai la possibilità di smentita per far chiarezza, anche con un intervista sul tuo blog come preferisci, capirò che hai scritto questo articolo per conoscenza e informazione poiché non hai capito o noi non siamo riusciti a comunicarti come lavoriamo.

    Se invece non mi risponderai capirò che è semplice diffamazione e a quel punto devo difendere le famiglie che lavorano in questo progetto.

    Resto in attesa per qualche giorno

    Grazie mille e buona scrittura

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  4. Vediamola cosi: chi ci crede investe di suo e non chiede ad altri di rischiare . Del resto l’editore ha il 90 circa e lavora su un’opera altrui. Dove quell’altrui ha già fatto la sua parte scrivendo l’opera. Qui l’imprenditore è l’editore e un un impenditore se crede in un progetto investe. Ci sono costi? Se ci credi rischi, altrimenti non fai l’editore ma il tipografo

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  5. Mi compiaccio Lupi editore,
    Complimenti Mimmo !

    “Vivere sospesi” ci lascia una conferma o forse una minaccia inquietante: “Vivere sospesi”, adesso distanti, lontani non solo nei corpo ma anche nello spirito, per quanto tempo ancora?

    E’ allora diventa prepotente la necessità di rifugiarsi nelle pagine del libro e cogliere il messaggio rassicurante di speranza e rinascita.

    Questa ultima opera MIMMO LEONETTI si ispira ad un fiore trasportato dal vento, dente di leone, un soffione, generato da una pianta resistente, evoca metafore potenti ed è al centro di molti miti e leggende.

    Quando sfiorisce disperde nell’aria le sue sfere piumose cariche di semi.

    È un’immagine che evoca la diffusione del sapere, la gioia di condividere la conoscenza e di trasmetterla, nella pratica ….trasmettere suona sempre simile alla follia.

    Rispondi

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